Il Monastero invisibile, una rete di preghiera per chiedere la nascita di nuove vocazioni. Come aderire

In occasione della Giornata del Seminario, che la Chiesa udinese celebrerà il 20 novembre 2022, l'Arcidiocesi di Udine rilancia l'esperienza del Monastero invisibile. Già 600 persone, in tutta la Diocesi, pregano per le vocazioni. L'iniziativa del Monastero invisibile, peraltro, pone un'attenzione particolare al coinvolgimento degli infermi.

«La nostra preghiera si diffonda e continui nelle chiese, nelle comunità, nelle famiglie, nei cuori dei credenti, come in un monastero invisibile, da cui salga al Signore un’invocazione perenne».

Parole pronunciate ben 43 anni fa da San Giovanni Paolo II e riferite a un’incessante preghiera per chiedere il dono di nuove vocazioni al sacerdozio. L’invito del Papa polacco è stato recepito anche nella nostra Arcidiocesi, dove da diversi anni prosegue l’iniziativa – silenziosa solo in apparenza – chiamata proprio “Monastero Invisibile”.

Circa seicento le persone che, in tutta la Diocesi, si impegnano a pregare quotidianamente o settimanalmente per la nascita di nuove vocazioni al sacerdozio: una rete invisibile che sostiene spiritualmente (e talvolta anche materialmente) i giovani che intraprendono la strada di Castellerio.

 

Che cos’è il Monastero invisibile?

Il Monastero invisibile è una iniziativa dell’Arcidiocesi di Udine che coinvolge tutte le persone che desiderano dedicare un po’ di tempo alla preghiera per le vocazioni al sacerdozio.

Chi sceglie di farne parte è chiamato a dedicare mezz’ora o un’ora al mese alla preghiera per questa particolare intenzione, eventualmente insieme ad altre persone in famiglia o nella propria comunità cristiana.

La preghiera è libera: si può partecipare alla Santa Messa con questa intenzinoe, o sostare davanti a Gesù Eucaristia in adorazione eucaristica; si può pregare il Santo Rosario, leggere e meditare la Parola di Dio o la Liturgia delle Ore.

 

Il Monastero invisibile mette al centro gli infermi, parte attiva della Chiesa

Quest’anno viene sottolineato in particolare il coinvolgimento di tutte le persone malate o inferme che non possono uscire di casa, che il Monastero invisibile permette di rendere parte ancora più attiva della Chiesa. Come spiega il rettore del seminario, don Daniele Antonello, nella missiva rivolta al clero udinese, «l’iniziativa è rivolta sia a chi frequenta abitualmente la parrocchia, sia a chi, anziano e malato, viene visitato a casa dal sacerdote o dai ministri straordinari della comunione, e che avrebbe piacere a sentirsi parte della Chiesa con la sua preziosa preghiera».

 

Come dare la propria adesione?

Per aderire al Monastero invisibile si può compilare il modulo sul sito web del Seminario, oppure consultare i dépliant presenti in tutte le Parrocchie. L’iscrizione è gratuita.

Per gli iscritti al Monastero invisibile è possibile ricevere un sussidio bimensile per aiutare la preghiera.

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