Accolitati nella Cattedrale di Gorizia

Domenica 16 marzo 2025 alle 19.00 nella cattedrale dei Santi Ilario e Taziano a Gorizia quattro seminaristi riceveranno il ministero dell'accolitato

Domenica 16 marzo, alle ore 19.00, nella Cattedrale di Gorizia il Vescovo mons. Carlo Roberto Maria Redaelli, arcivescovo di Gorizia, presiederà la celebrazione Eucaristica nel corso della quale saranno istituiti accoliti i seminaristi Cristiano Brumat, Andrea Nicolausig, Andrea Grigoli Francisco Garzon Medina. Alla celebrazione prenderanno parte anche l’arcivescovo di Udine mons. Riccardo Lamba e il vescovo di Trieste mons. Enrico Trevisi (nella foto).

 

Chi è l’accolito?

L’accolitato si inserisce nella comprensione teologica del ministero come partecipazione all’opera di Cristo e della Chiesa. Tradizionalmente associato al cammino verso l’Ordine sacro, esso esprime un servizio specifico nella liturgia e nella vita comunitaria, con un forte legame all’Eucaristia. La teologia sacramentale lo ha sempre riconosciuto come una tappa di preparazione, che configura il ministro a una più profonda intimità con il Mistero celebrato.
La riforma di Paolo VI con Ministeria Quaedam (1972) ha collocato l’accolitato in una prospettiva più ampia, distinguendolo dall’itinerario strettamente clericale e riconoscendolo come un ministero laicale stabile. Questo non ha ridotto la sua portata teologica, ma ne ha enfatizzato il significato ecclesiale: il servizio all’altare, l’attenzione all’Eucaristia e la cura per la liturgia rimangono elementi essenziali di questo ministero, che continua a essere conferito in modo particolare ai candidati al sacerdozio come parte della loro formazione.
L’intervento di Papa Francesco con Spiritus Domini (2021) ha ulteriormente sviluppato questa visione, ampliando l’accesso al ministero a tutti i battezzati idonei. Per chi si prepara al sacerdozio, l’accolitato conserva una funzione specifica nella progressiva assimilazione al mistero di Cristo Servo, radicandosi nella logica dell’Eucaristia, che è il cuore del ministero ordinato. Essere accoliti significa imparare a vivere il servizio liturgico non come semplice funzione, ma come espressione della propria configurazione a Cristo, che si fa nutrimento per il suo popolo.
L’accolito è chiamato ad amare e servire pienamente la Santa Chiesa di Dio, con una particolare dedizione al servizio della Mensa Eucaristica e all’assistenza alle membra sofferenti del Corpo mistico di Cristo, che è il popolo di Dio (cfr. Rito dell’Istituzione, Esortazione). La bellezza di questo ministero risiede proprio nel rapporto intimo con il mistero eucaristico, che si irradia dalla presenza reale e sostanziale di Cristo nel Santissimo Sacramento fino alla sua presenza viva nelle membra della Chiesa.
L’accolito è dunque chiamato a preparare la mensa di Cristo, non solo sull’altare, ma anche nei cuori dei fedeli, servendo con umiltà e dedizione. Egli diventa donatore di Cristo, offrendo la Comunione al popolo, ma è anche chiamato a farsi egli stesso nutrimento per gli altri, vivendo le parole del Signore: «Voi stessi date loro da mangiare» (Lc 9,13). In questo modo, il ministero dell’accolitato non è solo un compito liturgico, ma una vera e propria scuola di conformazione a Cristo, che si dona senza riserve per la salvezza del mondo.

 

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